La Scimmia Urlatrice

Io urlo, tu leggi!

L’ULTIMA FANTASTICHERIA DI ROUSSEAU

Lo spirito e la natura dell’uomo percepiti in prima persona

Jean-Jacques Rousseau (Ginevra, 28 giugno 1712 – Ermenonville, 2 luglio 1778) è stato un filosofo, scrittore e musicista ginevrino.

Con quest’ultima opera, rimasta incompiuta a causa della prematura morte, l’autore consegna il suo testamento alla letteratura.

Le “Fantasticherie del passeggiatore solitario” sono il libro rappresentante l’infelicità estrema ed al tempo stesso della più alta felicità come testimonianza della vita terrena.

Soprattutto risaltano il movimento e lo sforzo mai definitivo, elementi che assicurano in continua crescita quel passaggio di sentirsi infelici poi felici.

Rousseau tende a trasformare il dolore in voluttà, definisce con chiarezza e forte precisione la natura e la finalità di ciò che chiama la “fantasticheria”.

Fantasticare si differenzia da meditare a riflettere, poco importa se la terminologia cambi passo.

In altri momenti questi termini diventano perfetti sinonimi: l’essenziale è che attraverso una analogia di percezioni e sensazioni associate si realizzi la metamorfosi del dolore la quale fa perdere opacità.

Si trasforma in gioia, illumina progressivamente allontanando l’oscurità.

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This entry was posted on November 28, 2016 by in Arte, News, Storia and tagged , , , , , , , .
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